martedì 27 gennaio 2015

LA SOLITUDINE

A figlio è tornato il sorriso, finalmente lo riconosco.
Scherza in casa, è più paziente con la sorella.. ma sopratutto gli è cambiato il viso.
E'rifiorito nei lineamenti e tutto questo per essersi tolto un grave peso, nonostante abbia perso una buona parte dei suoi amici. Per lui gli amici sono importanti, ci tiene molto. Quando era piccolo non riusciva a socializzare facilmente, e cosi i suoi idoli diventavano Michael Jackson o il Papa, ogni volta che si rendeva conto che erano persone seguite e amatissime da milioni di persone. Questo ha sempre voluto: essere amato e accettato. Negli ultimi mesi aveva trovato l'affetto che cercava e noi genitori felici e inconsapevoli gli abbiamo dato spazio. Ma in queste cose serve anche un po di fortuna perché se "gli amici " in questione si rivelano dei piccoli balordi sei fregato. Sono ancora incredula per la loro lucidità nonostante l'età. Evidentemente in certi luoghi si cresce più in fretta e si sviluppa un certo tipo di intelligenza strategica.
Gli amici in questione sanno che per rendere figlio uguale a loro occorre la solitudine. Isolare un individuo attraverso piccoli segreti o piccole azioni corrotte. Il ragazzo comincia a chiudersi agli affetti, per paura di essere giudicato, per vergogna. Cambia l'espressione del volto, i lineamenti si tirano.
Più è solo più gli amici diventano la sua casa. Ma in quella casa non c'è mica amore, ne affetto .. e nemmeno amicizia ma persone che si usano tra di loro. Si spingono a compiere azioni negative, confinandosi nella paura di essere scoperti, estorcendo sotto minaccia piccoli favori. Non sto parlando di un' organizzazione malavitosa, ma di semplici adolescenti tra i 13 e i 16 anni, per lo più figli di famiglie bene.
Ieri figlio mi ha detto che non gli rivolgono più la parola, ma di non essere pentito delle scelte che ha fatto.
Spero che questo bel tempo duri più di una stagione.

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